01

Set

2021

Metabolismo

Accelerarlo è possibile, con allenamenti specifici che noi utilizziamo da sempre!

Metabolismo lento? Un nuovo studio mette tutto in discussione.

Una ricerca durata diversi anni e pubblicata il 12 agosto sulla prestigiosa rivista Science, frutto della collaborazione di diversi laboratori e più di ottanta co-autori, rivoluziona totalmente ciò che si è affermato fino ad oggi riguardo il metabolismo e sulla sua natura mutevole.

 

Quello che sapevamo: prendere peso dopo i vent’anni è normale e fisiologico. Superata la soglia tra adolescenza, giovinezza ed età adulta il metabolismo rallenta, il fabbisogno calorico diminuisce e il corpo inizia ad avere difficoltà a gestire la bilancia, soprattutto intorno ai quaranta o cinquant’anni. Sapevamo anche che, nello specifico, per le donne quel peso è ancora più difficile ed ostinato, dal momento che il nostro metabolismo è destinato a rallentare ulteriormente con il sopraggiungere della menopausa.

E invece, no.

Secondo questo studio, destinato a rivoluzionare lo studio della fisiologia umana e della medicina, il metabolismo segue un percorso un po’ diverso.

Tramite il metodo dell’acqua doppiamente marcata (doubly labeled water), i ricercatori hanno potuto misurare le calorie bruciate durante le attività quotidiane, tracciando l’anidride carbonica esalata con il respiro.

 

 

In particolare la ricerca ha interessato circa 6500 persone, per un età compresa tra 8 giorni e 95 anni, e ha evidenziato come Monsieur Metabolismo percorra quattro fasi distinte. Il tutto senza trovare vere differenze tra donne e uomini.

I ricercatori comparavano i dati tenendo inoltre conto di altezza, peso e percentuale di grasso corporeo di ogni candidato, partendo dal presupposto che una persona minuta bruci ovviamente meno calorie di una persona molto alta o molto possente.

Quello che hanno trovato è stato però sorprendente. Nonostante caratteristiche e fisicità differenti, il metabolismo di ognuno attraversava le stesse identiche fasi:

  • La fase infantile, ovvero il primo anno di età, dove la capacità di bruciare calorie è al suo picco massimo e tende ad accelerare fino ad arrivare al 50% in più della capacità di un adulto.
  • La seconda fase, dall’anno uno all’anno venti, dove il metabolismo rallenta gradualmente di circa il 3% ogni anno.
  • La terza fase, dai vent’anni ai sessant’anni, dove si mantiene costante.
  • La quarta fase, dopo i sessant’anni, quando decresce annualmente dello 0.7% circa.

Ancora più interessante una scoperta osservata nei bambini appena nati: durante il primo mese di vita il neonato tende ad avere e mantenere gli stessi livelli metabolici della madre. Una volta sorpassato il mese però, qualcosa cambia e il suo metabolismo schizza alle stelle.

Come in ogni ricerca che si rispetti, ci sono state eccezioni, e alcuni individui presentavano valori sopra o sotto la media della loro fascia d’età. Ma essendo marginali, non hanno intaccato i risultati generali della ricerca, permettendo ai ricercatori di poter affermare quanto detto finora.

Le energie necessarie per far funzionare organi quali cuore, fegato, polmoni, reni e cervello rappresentano quasi il 65% di un metabolismo a riposo, nonostante tutti questi organi insieme costituiscano solo il 5% del peso corporeo totale. Un metabolismo più lento, come accade dopo i sessant’anni, potrebbe spiegare come mai questi organi funzionino meno bene e perché le malattie croniche si manifestano più comunemente in età avanzata.

 

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Ma attenzione a non demoralizzarsi o al contrario, cantare vittoria troppo presto: la ricerca metabolica, nonostante i suoi risultati inaspettati, non deve giustificare o impigrire eventuali comportamenti scorretti.

La risposta alla domanda “Perché continuo a prendere peso?” è sempre la stessa – mangi più calorie di quelle che sei in grado di bruciare.

Cosa fare allora? Niente di segreto, niente di oscuro, niente di troppo complicato.

  • Implementare , insieme ad un nutrizionista, un’alimentazione equilibrata con un fabbisogno calorico adeguato alle nostre esigenze e attività quotidiane.
  • Stilare un programma di allenamento settimanale disegnato sulle proprie capacità e approvato da un professionista del settore. Domandaci tutto, siamo qui per aiutarti!

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[Articolo tradotto e interpretato da Gina Kolata What We Think We Know About Metabolism May Be Wrong, The New York Times del 12 agosto 2021]